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UNA BELLA FAMIGLIA

 

Nel grande e bel palazzo a due piani che si affacciava sul Corso a mare di Brindisi viveva una congerie di  personaggi maschili e femminili di tutte le età che si muovevano e vivevano come in un allegro termitaio. Di essi la gran parte era formata da parenti e affini mentre il restante erano aiutanti che, pur non essendo veri famigliari, a essi si mischiavano rendendo ancora  più vivace la gia colorata vita del palazzo. Il nucleo  principale era formato da due genitori e otto figli. Ho descritto nel mio libro Il palazzo della memoria sia la scena che gli attori per cui non mi ripeterò. Devo però accennare al ‘clima' che si respirava in questa grande casa dove i direttori d'orchestra erano un padre severo ma giusto e una madre dolce e soccorrevole. Gli orchestrali tutti di spiccata personalità si univano e disunivano a gruppi secondo età e affinità o dissonanze. Io, il più piccolo, ero affascinato dalla mia famiglia per cui essendo portato alla pittura  pensavo di immortalarne i personaggi, ma venivo distratto da altri soggetti. Poi, in un periodo della mia vita difficile economicamente, mi ero dedicato al ritratto. Così, per aiutarmi, molte sorelle e il fratello mi 'commissionarono' i loro ritratti. Da allora ho continuato anche quando il bisogno era superato a ispirarmi talvolta ai miei famigliari, nipoti compresi.

Con questo calendario voglio celebrare questa mia  grande, bella e indimenticabile famiglia. Due stirpi, due sangui, due culture che si mischiavano creando una italianità spontanea e accattivante nelle  personalità, negli estri artistici, estetici e culinari. La    parte maschile, sia pure di origine di quella Marca del Nord di antica stirpe Gallica (Fano e Senigallia che in latino era, appunto, Sena Gallica) si era trasferita nel primo ‘800 a Genova, dove aveva assorbito Liberalismo attivo e industrioso sotto l'ala della Massoneria. La parte femminile di antica stirpe Messapica era fiorita in Brindisi dando alla storia locale condottieri di grande fede cattolica e santità di  famiglia. Quest'ultima si era unita a un signore di ascendenze napoletane grande conoscitore, avendo in quei luoghi vissuto a lungo, dell'Egitto a cavallo dei secoli, nella bella comunità internazionale di Alessandria.

Noi figli eravamo otto, sei femmine e due maschi e tra la prima e l'ultimo erano diciotto anni di differenza il che significava che nulla mancava delle attitudini delle varie età. Bambini adolescenti giovani donne e  giovani uomini si mischiavano con uomini e donne di  grande personalità sorvegliati dal piano alto del  palazzo da un nonno filantropo e una nonnina vivace e bonaria. La bellezza della famiglia non era soltanto una certa avvenenza nell'apparire, ma certamente si agitava e ribolliva in essa la vita con tutte le sue mirabili contraddizioni, facendo del palazzo un microcosmo che bene rappresentava il macrocosmo esterno. E’ per questo microcosmo ricco di gioie, dolori, risate malinconie, amori e disillusioni in un amalgama unico e indimenticabile per me, che ho voluto raccogliere, in questo calendario,i  ritratti di alcuni rappresentanti della mia famiglia che, filtrata da uno struggente ricordo, mi sembra essere stata, e  per la sua odierna discendenza lo è tuttora, davvero una Bella Famiglia.

 

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